Vacanze & Viaggi

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Vacanze da Sogno

venerdì 31 agosto 2012


Eccomi qui cari amici e lettori del blog di Possofartidiventarericco per remdervi conto di una magnifica notizia che mi è arrivata oggi dalla Compagnia della Ricchezza. Mi riferisco all’esito della preanalisi fatta sul conto corrente che ho avuto dall’anno 2000 al 2006 per l’attività di bar che conducevo. Dopo le varie peripezie passate alla “vecchia banca” per avere i riassunti a scalare trimestrali, con la citazione dell’ormai famoso articolo 51 del Codice Civile, è arrivata questa grande ed inaspettata notizia che mi ha sorpreso non poco, ma che mi ha anche reso molto contento. La cifra da recuperare è di 18.250 € alla faccia del vicedirettore che voleva 492,50 € di spese per darmi gli estratti conto trimestrali e delle sue meschine richieste di documenti di Identità e di comprovare che la ditta fosse mia. Il bello della faccenda è che in tutti i trimestri di questi 6 anni non ce ne uno che abbia solo anatocismo, ma tutti sconfinano nell’usura. E pensare che sembravano dei santi e dei benefattori che ti aiutavano e ti elargivano il denaro come fosse acqua nel deserto. Sono veramente contento di avere trovato il modo di aiutare le persone a risolvere parecchi problemi finanziari, di parlare con le persone che c’è il modo di riprendersi il mal tolto dalle banche per stare più tranquilli e sereni. Io questi pensieri, fino ad oggi, li facevo per tutte le persone che incontravo, mentre da oggi li ho provati su di me e questa sensazione è grandissima, è esplosiva, è speciale. Questa notizia mi ha dato una carica impressionante, un emozione immensa perché per la prima volta nella mia vita sono riuscito ad aiutare me stesso per aiutare molto meglio gli atri, le persone che mi stanno vicino, e quelle anche che sono più distanti da me, quelle che conosco e quelle che non conosco perchètutti hanno diritto ad essere informate che c’è questa possibilità di riprendersi quello che le banche ci hanno tolto senza aver nessun diritto. Io non so se riuscirò a trovare i soldi per pagare la perizia severata del tribunale e quindi di entrare in possesso della cifra da recuperare, ma so di certo che la Compagnia della Ricchezza mi ha dato una forza interiore inestimabile, una visione della vita totalmente nuova perché esperimento tutti i giorni su me stesso che non ci sono problemi che non sono risolvibili se hai le persone giuste che sanno far scattare in te quel meccanismo interiore che tutti abbiamo. E’ per questo che io ringrazio infinitamente Max e tutti i suoi soci perché far cambiare la visione della vita alle persone non è da tutti e non succede tutti i giorni, ed invece la Compagnia della Ricchezza per me ha proprio questo di speciale e di straordinario: essere al servizio delle persone per aiutare a dare una nuova visione della vita ad ognuno. Questo per me è un progetto veramente straordinario e di una lungimiranza immensa che a me emoziona solo il fatto di pensarci, ma il vivere questa esperienza è veramente fantastico. GRAZIE A TUTTI!

giovedì 23 agosto 2012


Era Venerdì 17 Agosto verso mezzogiorno quando dopo 6 anni rientravo in quella vecchia filiale della banca dove per sei anni entravo tutti i giorni e a volte anche due volte al giorno. Un locale al piano terra che assomiglia più ad uno scantinato che ad una banca, entrando hai subito l’impressione di essere in un’altra era, un locale semibuio pieno zeppo di mobili con sopra scartoffie a non finire, faldoni di carte impolverate che ti fanno pensare di essere caduto direttamente nel medioevo. Io entrai in quella maleodorante filiale 12 anni fa ed era esattamente uguale identica ad ora anche il posto dell’unica sedia per i clienti che attendono il loro turno è esattamente nello stesso punto, forse incollata al pavimento per paura che qualcosa cambi all’interno di quel locale così uguale da decenni. Il vicedirettore che mi ha chiesto di cosa avevo bisogno mi indica il suo ufficio pensando non sapessi dove fosse ed invece io anticipandolo l’avevo già raggiunto passando vicino alle casse e all’unica impiegata sbigottita dalla mia conoscenza del luogo non avendomi lei mai visto e pensando quindi che non potevo conoscere così bene la filiale. Naturalmente nei 3 passi fatti per raggiungrtr l’ufficio, anzi direi meglio lo sgabuzzino per avere un idea molto più chiara della stanza in cui lavora questo vicedirettore, ho dovuto fare lo slalom tra la cassa e l’armadio dei documenti e la cassaforte. Arrivato nell’ufficio mi accomodo nella sedia che però non si può spostare perché incastrata tra la scrivania e l’armadio e quindi mi siedo per traverso. Il vicedirettore fa la ricerca dei miei conti correnti nel terminale e trova sia il personale e sia quello della mia ditta chiusi entrambi già da sei anni e qui iniziano tutta una serie di problematiche sollevate dal funzionario pensando di aver a che fare con uno sprovveduto cliente e un sottomesso all’ordine costituito delle banche. Prima di tutto dice che non è possibile avere i riassunti a scalare trimestrali dei due conti correnti perché sono chiusi già da troppo tempo, ma io gli faccio notare che la legge dice che sono 10 gli anni in cui le banche sono tenute a fornire i documenti al cliente dei propri conti correnti. Allora vistosi scoperto il vicedirettore con non poco imbarazzo percorre la strada del costo da sostenere per avere tutti i riassunti trimestrali a scalare dei due conti correnti a me intestati ed accendendo la vecchia calcolatrice che ben ricordavo, perché era la stessa di 12 anni prima che mi fece il conto degli interessi da pagare per i miei fidi di cassa, fece un conto lunghissimo e dandosi un certa aria di importanza sentenziò la cifra di 492,50 €, avvertendomi però che questi soldi venivano richiesti dal CED della banca centrale per la pratica e non certo dalla filiale. Nel salutarmi l’impiegato bancario mi dava appuntamento al Martedì o Mercoledì successivo perché il lavoro da svolgere era assai impegnativo e lungo visto che io chiedevo un servizio inusuale di ben 6 anni prima e per un periodo di tempo di 5 anni in cui sono stati aperti questi miei conti correnti. Mi sembrò subito una buona scusa per giustificare la cifra stratosferica chiestami in precedenza per avere una cinquantina di riassunti a scalare trimestrali dei due miei conti correnti. Al Martedì mezzogiorno il solerte vicedirettore della filiale mi telefona e con grande enfasi mi annuncia che il duro lavoro di recuperare i documenti che ho richiesto era finito e potevo andare a prendere il faldone di carte. Nel pomeriggio mi reco in filiale con il mio computer e già lì la cassiera va in panico perchè non si ricordava più di avermi visto il Venerdì precedente e la bussola si era bloccata per il pc. Dopo essersi consultata col vicedirettore riesce a farmi entrare e qui inizia la mia attesa di quasi 20 minuti perché tra la cassiera e il vicedirettore c’era un accesa discussione su un conteggio di cassa. Poi l’impiegato bancario mi fa accomodare nel suo sgabuzzino e tira fuori da sotto una pila di carte due buste di plastica trasparente con dentro un po’ di fogli erano i miei riassunti a scalare trimestrali dei due conti correnti che erano rimasti aperti uno 4 anni ed uno 5 anni. Io pensai subito “ tutto qui?” e ci rimasi molto male nel vedere il risultato di quell’enorme lavoro che doveva venirmi a costare quasi 500 €. A questo punto il vicedirettore mi chiede un documento personale e un documento della ditta a me intestata chiusa ormai da 6 anni, io rimasi sbigottito ed incredulo ad una richiesta così senza senso ed ancor peggio mi sentii quando l’impiegato mi disse come spiegazione che dovevo dimostrare che la ditta era mia. Si vede che i bancari vivono su un altro mondo pensai e fornii i documenti che lui fotocopiò, poi riaccese la solita vecchissima calcolatrice che sembra un macinino da caffè e si mise a fare una lunga serie di conti e allora capii che era giunto il momento di pagare. Finiti i conti mi disse la cifra totale di 492,50 € che gli era stata riferita dalla sede centrale della banca, allora io gli dissi che l’articolo 51 del codice civile fosse nettamente in contrasto con tale richiesta. Subito si precipitò nell’ufficio del direttore e dopo 10 minuti tornò un po’ trafelato e si rimise alla calcolatrice alla fine dei suoi conti mi disse che il direttore poteva farmi uno sconto e si poteva arrivare a 90 €, ma con un’altra mia insistenza e un altro incontro con il direttore l’impiegato mi fece capire che c’erano altri 40 € di sconto così va bene dissi e presi il pc per fare il bonifico tramite la mia home banking, ma subito il vicedirettore mi bloccò e mi disse che non era possibile fare il bonifico alla filiale e che si poteva pagare solo in contanti, bè allora dissi io: “mi farete almeno la fattura?” Lui disse di no che non potevano, non erano autorizzati e così io gli ribattei che in tasca avevo solo 25 € e lui il solerte ed irrepprensibile vicedirettore della vecchia filiale accettò i 25 € che avevo senza consultare il direttore e nessun altro, mi diede le poche carte inserendole in un’altra busta di carta e mi salutò. Questo è il breve racconto del mio ritorno in una vecchia filiale di periferia per avere i riassunti a scalare trimestrali dei miei due conti correnti e con quanta fatica li ho ottenuti lottando aspramente contro il potere bancario che attualmente governa il mondo intero e che ci ha reso tutti schiavi. Spero che questa mia esperienza serva ad altre persone per farsi rispettare e per avere i diritti che ogni persona ha e che sono garantiti dalla costituzione e dalle leggi in vigore anche se le banche vogliono essere al di sopra di tutto e di tutti e vogliono imporci la loro dittatura.